Un segno di sal vicino al quale il Buddha del antecedente Ko??anna consegui l’illuminazione (Bv

Un segno di sal vicino al quale il Buddha del antecedente Ko??anna consegui l’illuminazione (Bv

Salakalya?i. 3,31). Il reputazione sta verso ‘bel sal.’ Dietro una gruppo di versi del Milindapanha, le radici di quest’albero sinon inoltrano nella paese per una prolissita di cento cubiti addirittura, giunte alla maturita, crescono esteriormente, contro l’alto, a cento cubiti nel termine di certain celibe tempo (Mil.376).

Merlo pellerossa, talvolta established men app gratuita sa?ika o saliyaya, Gracula religiosa (Ja III 202; VI 421; 425). Il popolarita pa?i sta per ‘membro del riso’. Nonostante sinon chiamino pahari myna mediante hindi anche bengalese, con queste lingue la prevalenza delle fatta di maine sinon chiamano salik. Il pollo pellerossa ha piuma nero geniale con chiazze bianche sulle ali, chiazze di tegumento gialla geniale, bargigli sotto agli occhi, becco ancora zampe gialli. Vive soprattutto sulle colline al estremita settentrionale della piano del Gange ancora si nutre di frutta. Corrente uccello ha excretion direzione trillante ed rumoroso, stabile pero non sgradevole, ed imita abbastanza cosa la idioma umana (D III 202) il che razza di ne fa a tutt’oggi insecable prudente volatile da voliera. Va?gisa ha detto che la armonia del Buddha eta amabile quale quella del credulone indiano (Th 1232), ancora viene descritta per come cosi la melodia di Sariputta (S I 190). Avviare a parlare ai merli indiani anche ai parrocchetti e menzionato con i piacevoli passatempi nel Kama Sutra. Dietro l’affascinante Tesaku?a Jataka, Ananda rinacque ad esempio ingenuo indico ed, unita per insecable gufo di nuovo verso un pappagallo, insegno verso indivis maesta come abitare indivisible dominatore dolce e conveniente (Ja V 110 sgg.).

Saliya

Seleyyaka. Excretion campione di lista (Ap 346), all’incirca la Cordia myxa, indivisible albarello sopra rami penduli e fiori bianchi fragranti anche gialli al audacia. Ovvio ovunque, l’albero cresce avvenimento particolarmente nelle coin umide, tipo lungo i corsi d’acqua. La bacca, reale come una ciliegia, e color insieme semplice da matura addirittura viene dettagliatamente spanciata addirittura usata mediante vivande. La grano acerba viene eucaristia sottaceto.

Mostarda indiana, Brassica juncea (Per V 170; S II 137). Un momento pianta ricorrente mediante culmine color mistero geniale ed numerosi semini tondi da cui sinon estrae certain pepato ingrassante edibile. Le irritazioni venivano cosparse di terra di salsa piccante (Vin I 204). Il Buddha ha aforisma che la desiderio con indivis buon frate non persiste piu parecchio di quanto certain seme di senape resti sulla striscia di certain spillo (Dhp 401; Sn 625). V. Rajika ancora Siddhatthaka.

Si?sapa. Palissandro Shisham, shisham ovvero sissu in hindi, Dalbergia sissoo. Quest’albero deciduo grande ancora gradevole ha foglie ovali coi bordi con l’aggiunta di larghi verso la segno e lunghe contro il doppio della estensione. I fiori sono piccoli di nuovo giallognoli. Viene esaurientemente coltivato verso il buon fascina addirittura per fare ombra, allungato le strade ovverosia sul terreno ovvio in giro ai villaggi. Ad A?avi, una volta il Buddha sosto nel al di sotto giardino di si?sapa dove dormi sul paese coperto di foglie (Per I 136). C’era un giardino simile in fondo Setavya (D II 316). Prima, risiedendo con un boschetto di si?sapa in fondo Kosambi, il Buddha raccolse delle fogliame e chiese ai monaci:

Sasapa

“Ad esempio avvenimento pensate, monaci? Sono ancora numerose le poche fogliame di simsapa nella mia tocco oppure quelle nella foresta dei simsapa?”

“Identico, monaci, lesquelles cose che tipo di ho presuntuoso di fronte pero non ho insegnato sono molte di piu [di lesquels che ho insegnato]. E cosicche non le ho maestro? Perche non sono connesse durante la mira, non sinon riferiscono ai principi della vitalita santa, e non conducono al disinganno, al addio, appela scomparsa, appata istruzione, al risveglio, all’Illuminazione. Ecco perche non le ho istruttore.” (S V 437–38).

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